Questo post è stato scritto da Gabri, glielo devo, visto chegli ho rovinato mezza vacanza... leggete e scoprirete il perchè:
Avete presente quella sensazione che vi prende dopo un anno intero di lavoro…quella voglia di staccare finalmente la spina della quotidianità ed andare in ferie…in aggiunta al desiderio di passare una vacanza indimenticabile col tuo ragazzo…ecco il nostro viaggio non lo scorderemo tanto facilmente…
In principio dovevano essere 4 giorni a Madrid con successivo trasferimento a Barcellona per ulteriori 6 giorni al mare…la realtà è stata diversa…….
È sabato 9 agosto, le valigie sono pronte e noi siamo carichissimi!! Andiamo in stazione centrale e prendiamo il bus per Malpensa. Eccoci all’aeroporto e ci dirigiamo ai banchi per il check-in; proprio in quel momento, con lapidario sgomento, Andy scopre di aver dimenticato a casa la carta d’identità…CAVOLO!!! Ha con se solo la patente…chissà se ce la prendono….sììììììììììì! Abbiamo i biglietti e ci siamo liberati dei bagagli!! Prossima tappa i controlli di sicurezza e qui, quasi come un segnale del Signore, il metal-detector suona quando passa il mio boy…dopo una veloce perquisizione veniamo a scoprire che sono gli anellini dei lacci delle All Star!! Incredibile! Le toglie e passa senza problemi. Iniziamo a vagare senza meta fra duty free e negozietti vari. Andiamo a dare uno sguardo ai monitor e scopriamo che il volo subirà un ritardo di 50 minuti…va beh sopportiamo tanto si sta partendo per le vacanze.
Inganniamo il tempo con il Nintendo DS sfidandoci a Mario Kart fino a quando è l’ora dell’imbarco..ecco il banco e le signorine che controllano i documenti…io passo mentre quando tocca ad Andy sento una simpatica voce femminile che dice “Ma questo documento (la patente ndr) non va bene”….Come??!!?? Io con la calma che può avere un guardiano notturno dopo 20 ore di sveglia e 30 caffè bevuti rispondo “Ma se abbiamo passato BEN DUE controlli ora non sale?”, calcolando poi che se non andava bene avremmo fatto pure in tempo a tornare a casa a prendere la carta d’identità…Partono quindi mille chiamate, verifiche, litigate e scontri vari, fino al responso “LUI RESTA A TERRA”…mi si gela il sangue nelle vene…una delle due hostess mi guarda e fa “Tu Gabriele sali per favore”…Ma cosa sta dicendo??? Secondo lei io parto da solo senza il mio ragazzo dopo aver atteso per mesi questa vacanza? Però veniamo a sapere che lui sarebbe potuto partire gratuitamente il giorno dopo..ci pensiamo due minuti e accettiamo…mi dirigo verso l’aereo ma fatti due metri ad Andy viene in mente che le chiavi di casa sono nella mia valigia caricata…NOOOOOOOOOO!! Questa è la fine. Decido quindi di non salire e di far scaricare i bagagli tra la rabbia, quasi le lacrime (più che altro per lo stress) e la voce delle tipe che mi esortavano a partire e io che continuavo a dire “No, no!!!” Vi immaginate Andy che da Malpensa prende un pullman, la metro e il giorno dopo fa nuovamente la stessa strada con due trolley del peso complessivo di 40 kg?!?!? Io no. La scelta migliore è stata restare a terra. La hostess da ordine alla “rampa” di scaricare i nostri bagagli e ci accompagna a ritirarli. Nel tragitto ci fermiamo al banco delle Easy Jet per vedere eventuali prezzi per me per un altro volo (perché io ovviamente avendo rinunciato a partire ho perso il biglietto)…unico posto libero per lunedì con penale di 52€…per il momento rinuncio. Dalle partenze andiamo agli arrivi dove ci saranno ad attenderci le valigie. Tempo pochi minuti e scopriamo che quest’ultime stavano comodamente viaggiando verso Madrid. Qualcuno ci stava per caso facendo il malocchio?? Ci dicono che lo stesso aereo sarebbe rientrato in serata verso le 23 ed erano le 19 circa..che ci tocca fare, aspettiamo..tanto le chiavi di casa non le avevamo. Inizia così una spola tra terminal 1 e terminal 2 col pullmino gratuito, giusto per vedere eventuali voli liberi nei giorni seguenti e, ovviamente, l’unico posto sarebbe stato in business class alla modica cifra di circa 800€: se lo possono tenere!
Sono le 23 e noi puntuali siamo ad attendere le valigie…ecco la gente che arriva..parte il rullo e vengono scaricate…piano piano tutti si dileguano e il rullo resta vuoto: le nostre non ci sono. Torniamo al banco ed effettuiamo la denuncia; in teoria arriveranno la sera seguente con lo stesso identico volo. Che facciamo questa notte? Ma soprattutto che faremo il giorno dopo (che era pure domenica)? Per cominciare rientriamo a Milano città e cerchiamo un hotel…ne troviamo uno della catena Best Western (di ben 4 stelle) vicinissimo a casa (pensate un po’ l’ironia della sorte) e per sdrammatizzare un po’ ridiamo sul fatto che siamo chiccosissimi! Poggiata la testa sul cuscino ci addormentiamo subito, lo stress e la stanchezza erano veramente a livelli estremi. Il giorno dopo colazione (alquanto deludente) e ci godiamo la camera fino alle 12, ora del check-out. La notte ci ha portato consiglio e abbiamo deciso che la meta Madrid è stata cancellata, perdendo hotel e voli già pagati (sui 400€), e ripartendo martedì direttamente per Barcellona.
Passiamo la giornata in giro per Milano tra McDonald dove abbiamo pranzato, i pochi negozi aperti e il parco Sempione giocando a fare i critici verso le altre persone! Il caldo ci faceva sclerare e in più avevamo il terrore che le valigie non sarebbero arrivate nemmeno quella sera. Una volta in aereoporto arriva il volo..... stringiamo le dita….ed eccole!!! Sono arrivate, sono arrivate!! Evviva! Di colpo lo stress e le disavventure del giorno precedente erano svanite…
Lo scherzetto di prendere altri biglietti ci è costato 270€ senza calcolare la notte in albergo…diciamo che abbiamo buttato via sugli 800€…manco fossimo le sorelle Hilton!!
Driiiiiin! Sono le 5 di martedì 12 agosto e finalmente, se il fato lo vorrà, alle 10 si partirà per la Spagna. Richiudiamo le valigie, Andy prende la carta d’identità (che gli avrei simpaticamente tatuato addosso come un marchio) e di nuovo il calvario verso l’aeroporto. Check-in, controlli e imbarco: non ci credo questa volta stiamo volando davvero!! Ore 12 eccoci a Barcellona!! L’attesa per i bagagli si rivela più lunga del previsto e la forte umidità ci sta ammazando…andiamo a prendere il pullman per il centro ed in breve siamo in Plaza Catalunya. Ci addentriamo nel punto informazioni turistiche, prendiamo qualche depliant e ci dirigiamo in metro verso l’hotel. L’afa è veramente forte, sembra di stare in un forno crematorio, pensate poi trainando un trolley di 20 kg…Selva del mar, ecco la nostra fermata. Usciamo e ci guardiamo attorno: siamo nella prima periferia della città, sembra un po’ il Bronx! Cartina alla mano e via…in una decina di minuti siamo all’hotel: che figo! Sembra un’oasi nel deserto: quattro stelle e di un moderno design. Consegniamo i documenti ed ecco la chiave elettronica. Settimo piano, camera carina e vista sulla Sagrada Familia e Torre Agbar. Riposino veloce e si decide per un primo tour della città ma soprattutto ERAVAMO A STOMACO VUOTO!! Il primo McDonald è nostro. Scopriamo qui uno sfizioso panino, il CBO: pane croccante, hamburger, buon formaggio e bacon…diventerà la nostra persecuzione per tutto il viaggio (da notare che qui sono molto patriottici e traducono tutto in spagnolo, ad esempio McChicken diventa McPollastre…).
Si cammina un po’ e visitiamo El Corte Ingles, la Rinascente del posto, dove Andy si sente subito a suo agio fra commessi, vestiti e pentole…ma siamo proprio stanchi e rientriamo in albergo. Ci infiliamo il costumino e andiamo al 10 piano dove ci attende un enorme….pozza d’acqua…dalle foto sembrava enorme e invece la piscina è molto piccola. Fa nulla, dobbiamo entrare in acqua!! Ci rinfreschiamo un po’ e poi scopriamo che pure i lettini scarseggiano, infatti c’è una piccola lotta sommessa per accaparrarsene uno. Alla fine la spuntiamo ed eccoci belli sdraiati al sole con una bora che soffia a 200 km/h. Resistiamo una mezz’ora e poi torniamo in camera. Ci si fa belli e si va a cenare. Poi dopo a nanna presto perché il giorno successivo cominceremo le nostre avventure alla “turisti per caso”!
I giorni seguenti, non trovando un bel tempo da spiaggia (la iella continua a perseguitarci), li passiamo visitando le mete più famose e interessanti di Barcellona: la Sagrada Familia, le Ramblas, la Barceloneta col Mare Magnum, il Barrio Gotico, il Montjuic (splendida la teleferica che ti porta su e la vista pittoresca dal castello) e ovviamente la Gran Via ricca di negozi di ogni tipo. A proposito di shopping: da menzionare sicuramente il chiccosissimo nuovo orologio di Andy (di marca “One”) che per vedere l’ora bisogna obbligatoriamente premere un pulsante per farlo accendere e pare quasi la pista di atterraggio illuminata in notturna! Molto trendy e sicuramente innovativo, ma…a voi l’ardua sentenza!
Nelle varie serate esploriamo l’Eixample, la zona gaia, dove però la fauna lascia alquanto desiderare…soprattutto nei bar. Meritano però alcuni ristorantini e negozietti sparsi nelle viuzze.
Per nostra fortuna (il Signore ha avuto almeno un briciolo di pietà) il giorno di Ferragosto il tempo era splendido e ci siamo goduti un’intera jurnata de sole facendo incetta di raggi UVA: non potevamo tornare a casa bianchi!!! E quindi dopo esserci spalmati con litri di olio via ad arrostirci per bene! L’acqua era bella fresca e molto limpida, tanto da vedere chiaramente i pesci. L’unica cosa che un po’ stonava era un’orda di asiatiche che andavano in giro per la spiaggia urlando “Massaje…massaje…” ovviamente offrivano “massaggi”, chiamiamoli così…
Durante la vacanza ne abbiamo viste di tutti i colori, compreso un tizio che se ne andava in giro nudo in pieno centro!! Ci sono rimaste impresse parecchie parole simpatiche tipo pollastre, mallorquina (che non sappiamo nemmeno cosa voglia dire), urquinaona (una fermata della metro), bocadillos (tradotto: panini), massaje (ci hanno perseguitato tutto il giorno!!), Alcampo (che sarebbe la catena Auchan in Spagna) e, ovviamente il mitico panino CBO!!
Una vacanza parecchio strana, all’insegna dell’avventura e della scoperta insieme al mio maritino, artefice di tutto questo “disastro” ma che mi ha fatto stare molto bene. Non sono mai mancate le risate e le coccole, nove giorni di contatto che ci hanno fatto scoprire sempre di più di noi stessi e facendo maturare questa pianta sempreverde che è il nostro amore. Andy non scorderò mai questi giorni spagnoli (e nemmeno tu credo, anzi ricordi quello che disse la hostess?!?!? J ) e ti amo con profondo affetto. GRAZIE!