Ogni giorno... appena ho un pò di tempo mi faccio un giro sui miei blog preferiti.. blog di informazione generale, blog che non dimentico mai di seguire è quello di
Oggi, scopro questa notizia:
tv.blog
Oggi, scopro questa notizia:
Leggendo i commenti al
Dato che non sono un blogger che ama annoiare i lettori... riporterò solo alcuni passaggi della vicenda per chi come me, mediaset dipendente fosse all'oscuro di questa vicenda:
(da Wikipedia)
Nel luglio 1999, Francesco Di Stefano, dopo aver messo da parte i capitali derivati dalla precedente attività di syndication (12 miliardi di lire), decide di partecipare ad una gara pubblica per l' assegnazione delle frequenze televisive nazionali (in totale 11: 3 per la RAI e 8 per i gruppi privati) con richiesta di 2 reti televisive: Europa 7 e 7 plus. Riesce a vincere una concessione per Europa 7, al posto di Rete 4, il quale perde così il diritto di trasmettere. La commissione ministeriale della gara nega la richiesta per 7 plus, ma Francesco di Stefano fa ricorso al Consiglio di Stato, il quale ordina al ministero di dare anche una seconda concessione.
Europa 7 non riuscirà mai a trasmettere; il ministero contravvenendo al risultato della gara pubblica non concede le frequenze, e con una autorizzazione ministeriale del 1999 (non prevista da nessuna legge) permette la prosecuzione delle trasmissioni analogiche a Rete 4, che in base alla gara pubblica non ne aveva diritto. Nel novembre 2002, interviene la Corte Costituzionale, la quale con la sentenza 466/2002, decide (come nel 1994) che nessun privato può possedere più di 2 frequenze televisive e le reti eccedenti, in questo caso Rete 4 (e Tele+nero), devono cessare la trasmissione in via analogica terrestre. La Corte, inoltre, fissa un limite improrogabile entro il 31 dicembre 2003, e così dal 2004 le frequenze occupate da Rete 4 (che deve migrare sul satellite) devono andare ad Europa 7.
Oggi la società Europa 7 è praticamente ferma. Francesco Di Stefano, suo fondatore, intervistato da la Stampa ad aprile 2006, attende la sentenza della Corte di Giustizia Europea.
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capisco che almeno per una volta non sono l'unico a scendere dal pero.Dato che non sono un blogger che ama annoiare i lettori... riporterò solo alcuni passaggi della vicenda per chi come me, mediaset dipendente fosse all'oscuro di questa vicenda:
(da Wikipedia)
Nel luglio 1999, Francesco Di Stefano, dopo aver messo da parte i capitali derivati dalla precedente attività di syndication (12 miliardi di lire), decide di partecipare ad una gara pubblica per l' assegnazione delle frequenze televisive nazionali (in totale 11: 3 per la RAI e 8 per i gruppi privati) con richiesta di 2 reti televisive: Europa 7 e 7 plus. Riesce a vincere una concessione per Europa 7, al posto di Rete 4, il quale perde così il diritto di trasmettere. La commissione ministeriale della gara nega la richiesta per 7 plus, ma Francesco di Stefano fa ricorso al Consiglio di Stato, il quale ordina al ministero di dare anche una seconda concessione.
Europa 7 non riuscirà mai a trasmettere; il ministero contravvenendo al risultato della gara pubblica non concede le frequenze, e con una autorizzazione ministeriale del 1999 (non prevista da nessuna legge) permette la prosecuzione delle trasmissioni analogiche a Rete 4, che in base alla gara pubblica non ne aveva diritto. Nel novembre 2002, interviene la Corte Costituzionale, la quale con la sentenza 466/2002, decide (come nel 1994) che nessun privato può possedere più di 2 frequenze televisive e le reti eccedenti, in questo caso Rete 4 (e Tele+nero), devono cessare la trasmissione in via analogica terrestre. La Corte, inoltre, fissa un limite improrogabile entro il 31 dicembre 2003, e così dal 2004 le frequenze occupate da Rete 4 (che deve migrare sul satellite) devono andare ad Europa 7.
Oggi la società Europa 7 è praticamente ferma. Francesco Di Stefano, suo fondatore, intervistato da la Stampa ad aprile 2006, attende la sentenza della Corte di Giustizia Europea.
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1 commento:
Ciao! Il tuo blog è bellissimo ^_^
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Ciao :)
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